Progetto internazionale di arte e territorio Monferrato

Dal 4 all’8 settembre un evento toccherà 4 comuni fra Asti e Alessandria

MI 12 GIU – Oltre 60 artisti, grandi nomi dell’arte internazionale affermati, ma anche giovani emergenti dall’Italia e dall’estero saranno protagonisti di Panorama Monferrato, evento artistico diffuso ideato da Italics, rete istituzionale che riunisce oltre 70 gallerie di arte antica, moderna e contemporanea.

Dal 2021, con cadenza annuale, mette in relazione architettura, arte, paesaggio con il territorio e le sue comunità che restituisce con un grande evento dal 4 all’8 settembre prossimi.

Curata da Carlo Falciani si ispira ai principi de La civil conversazione, opera scritta da Stefano Guazzo (nato a Casale Monferrato nel 1530) e pubblicata nel 1574. Si sviluppa tra vigneti, castelli e pievi, un percorso a tappe nei paesi di Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole Monferrato, costruendo un racconto inedito che riunisce antico, moderno e contemporaneo scoprendo, ancora una volta, un angolo straordinario d’Italia.

Panorama Monferrato – dicono i promotori – è un viaggio da percorrere con lentezza, una metafora del cammino di meditazione. Così come Guazzo, attraverso i personaggi del suo racconto, dimostrava come una comunità potesse vivere solo se capace di costruire una civile conversazione, sciogliendo i contrasti attraverso il dialogo, centro dello sviluppo etico dell’uomo e della società, così il visitatore contemporaneo di Panorama Monferrato compie un cammino di riflessione partendo dai contrasti quotidiani per giungere a un livello di spiritualità, anche laica, favorito dall’arte.

Gli artisti che partecipano a Panorama Monferrato (aggiornata al 10 giugno 2024) sono: Vincenzo Agnetti (Milano, 1926–1981), Carlo Amalfi (Piano di Sorrento, 1707 –Napoli, 1787), Anonimi maestri d’armi del XVII-XIX secolo, Salvatore Astore (S. Pancrazio Salentino, 1957), Atelier dell’Errore (Reggio Emilia, 2002), Marco Bagnoli (Empoli, 1949), RominaBassu (Roma, 1982), Mirabello Cavalori (Firenze, 1535–1572), Giuseppe Cesari detto Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 –Roma, 1640), Edson Chagas (Luanda, 1977), Betty Danon (Istanbul, 1927 –Milano, 2002), Elisabetta DiMaggio (Milano, 1964), Binta Diaw(Milano, 1995),Ebanista del XIX secolo, Latifa Echakhch(El Khnansa, 1974), Sara Enrico (Biella, 1979), ClaireFontaine(Parigi, 2004), TheasterGates (Chicago, 1973), Invernomuto(Milano, 2003), FrancescoJodice(Napoli, 1967), AlexKatz(New York, 1927), EstherKläs (Mainz, 1981), Maestro della Santa Caterina Gualino(XIV secolo), DamienMeade(Limerick, 1969), Richard Meitner(Philadelphia, 1949), FaustoMelotti(Rovereto, 1901 –Milano 1986), Lala Meredith-Vula(Sarajevo, 1966), Marzia Migliora(Alessandria, 1972), Giorgio Morandi(Bologna, 1890–1964), Margherita Moscardini(Donoratico, 1981), Maria Nepomuceno(Rio de Janeiro, 1976), Maria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974), Claudio Parmiggiani

(Luzzara, 1943),Gianni Pellegrini(Riva del Garda, 1953), DiegoPerrone(Asti, 1970), SusanaPilar(Havana, 1984), AlfredoPirri(Cosenza, 1957), Pittore del XIX secolo, Gio’Pomodoro(Orciano di Pesaro, 1930 –Milano, 2002), Tal R(Tel Aviv, 1967), GiuseppeRecco(Napoli, 1634 –Alicante,1695), MoiraRicci(Orbetello, 1977), Ottone Rosai(Firenze, 1895 –Ivrea, 1957), Arcangelo Sassolino(Vicenza, 1967), Pierluigi Scandiuzzi(Padova, 1993), Salvatore Scarpitta(New York, 1919–2007), Markus Schinwald(Salisburgo, 1973), Ariel Schlesinger(Gerusalemme, 1980),Scultore del II secolo d.C., Shimabuku(Kobe, 1969), Guido Trentini(Verona, 1889–1975), Armando Andrade Tudela (Lima, 1975), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), Giuseppe Uncini(Fabriano, 1929 –Trevi, 2008),Michel Verjux (Chalon-sur-Saône, 1956), PieterVermeersch (Kortrijk, 1973), Francesco Vezzoli(Brescia, 1971),Franco Vimercati(Milano, 1940–2001), Marianne Vitale(East Rockaway, 1973),Luca Vitone(Genova, 1964),Akram Zaatari (Distretto di Sidone, 1966).

Come capitoli di un unico racconto, in ogni paese, attraverso le opere degli artisti coinvolti si articola un tema trasversale alle epoche, utile per portare a compimento il viaggio.

A Camagna si sviluppa il tema Lavoro e radici che approfondisce il concetto di lavoro come radice di gesti e sacrificio, ma anche espressione del territorio. Queste opere pongono l’attenzione sulla doppia anima, agricola e industriale, di tanti luoghi che, nel corso del tempo, come il Monferrato, hanno subito trasformazioni radicali.

A Vignale si affronta il tema Ritratto e identità, che vede in questa tipologia di opera un modo di esprimere e cristallizzare nella storia l’identità di una persona o di una comunità.

A Montemagno il tema Caducità e morte racconta come, sin dal Rinascimento, la consapevolezza della morte sia stata una presenza costante nella rappresentazione dei viaggi iniziatici.

Infine, a Castagnole, viene sviluppato il tema Sacralità dell’arte, anche laica, esaltando la possibilità di straniamento dal quotidiano in favore della contemplazione.

Con la partecipazione di 61 gallerie di ITALICS e con capolavori d’arte trasversali alle epoche, Panorama Monferratomette mette in relazione arte, territorio e comunità tra le province di Alessandria e Asti fino ai piedi dell’Appennino ligure, tra le Langhe, il Roero e la Lomellina Lombarda: un paesaggio di colline in cui la terra e la tradizione contadina compongono un patrimonio unico di cultura, storia e tradizioni riconosciuto dall’UNESCO.

PANORAMA MONFERRATO 4–8 SETTEMBRE 2024
Un progetto di Italics INn collaborazione con i Comuni di Camagna, Castagnole Montemagno, Vignale Monferrato.

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